mercoledì 8 febbraio 2017

Resident Evil 7 o "La Casa 8"? Come perdere identità in pochi passi.

"Samara Morgan" qui? Mah...

Qualcuno già diceva che questo è un blog di (aspra) critica videoludica... 
Ed in effetti dopo più articoli fatti su tale media, qualcuno potrebbe aver ragione, ma non è così.

Diciamo che al momento ci sono più articoli legati ai giochini elettronici, vero, ma il blog esplora a 360 gradi le magagne del mondo nerd, quindi potrebbe arrivarne qualcuno pure sui telefilm (serie TV è troppo di moda) supereroici, per dire.

Intanto, per la fortunata serie "Mandiamo a Puttane le Cose", parliamo ancora di videogiochi tirando fuori il caso-umano- di Resident Evil 7 visto a mente lucida.

Il settimo Resident Evil è il chiaro esempio di quando una serie storica va a farsi fottere, per lasciare spazio ad un suo surrogato con lo stesso nome ma, di fatto, meno affascinante, più banale, più inutile ecc.ecc.

La cosa divertente è che a me tale saga ha sempre fatto schifo, non tanto per gli zombie infetti che son roba da lavarsi con l'Amuchina solo a parlarne, ma perchè non hanno mai avuto troppa attrattiva su di me le avventure degli agenti S.T.A.R.S. (ma si può dare un acronimo più cretino ad un'organizzazione militare?) contro la malvagia Umbrella (ma si può dare un nome più cretino ad un'organizzazione criminale?), che appunto crea virus mutageni che danno origine a zombie e abomini di ogni genere.


Ma questi sono gusti miei, comunque di sicuro una certa identità che mescolava horror da B-movie, fantascienza ed azione, con tanto di figure ricorrenti, ce l'aveva. E mi piacicchiava ai tempi del 2\3 e successivi.

Sì dai... l'identità ce l'aveva. Militari bellocci che sparano ai mutanti\zombie. Facile!


Ora invece no, o meglio Resident Evil 7 no.

Lo si può intuire già dalla copertina, con "bambina horror" annessa, che stavolta tale titolo l'han messo per vendere copie, infatti ora non ci sono né agenti STARS, né mega corporazioni (se non in qualche trafiletto invisibile) e nemmeno zombie\mutanti pittoreschi come ci si ricordava.
Sì insomma, manca il materiale originale che ha reso famosa la saga, che ha fatto costruire su di lei un bordello di film, apparizioni in altri giochi (Marvel vs Capcom), che faceva innamorare le pischelle di Leon Kennedy (presente il poliziottino col taglio alla Di Caprio dei bei tempi? Lui).

'Sta roba, che da adesso chiamerò "La Casa 8" perchè indegna di chiamarsi Resident Evil, è completamente diversa dalle origini, come ambientazione e personaggi in particolare. Anche se qualcuno parlava di "ritorno alle origini". E lì sta il controsenso.

Qui ci troviamo nella banalissima ambientazione da film horror dozzinale, quelli dove c'è la SOLITA casaccia inquietante americana, con la famiglia di psicopatici all'interno e qualche essere strano in giro che nasconde segreti scioccanti. Un po' Non Aprite Quella Porta (se fossi Tobe Hooper mi offenderei), un po' Sinister, un po' Amityville, un po' tutto il cliché da film dell'orrore che in questi casi si poteva lasciare dove stava.
Ma si prende spunto pure dal rivale Silent Hill per luoghi fatiscenti ed angusti, con tanto di vecchia in sedia a rotelle, e si copia ancora più spudoratamente da tutti quei giochi horror in prima persona usciti fra la scorsa e l'attuale generazione.
Ops... Ho un déjà-vu, chissà perché...

Quindi, così a mente fredda, c'era veramente bisogno di fanculizzare tutto ciò che è stato Resident per creare questo horror al limite del disturbante?
Per quanto non sia fan, per quanto a mio avviso la saga poteva pure morire nel '99, direi di no.

Ma la cosa curiosa è che al pubblico sta scialba opera Capcom (che ultimamente di scialberie se ne intende) è piaciuta! Si leggono buone critiche e buoni voti, persino fans contenti di questo filmetto interattivo in prima persona (visuale per altro strana per un R.E.) che ha in parte ucciso la loro serie. Uccisa in quanto non è più lei, si intende, perchè come vendite sta prosperando.

Vero che, secondo la fanbase, gli ultimi Residents avevano perso lo smalto perchè diventati troppo action (cosa evidentemente "GRAVISSIMA", boh).
Ma almeno erano in linea come personaggi e setting con i primi capitoli, quindi il problema era proprio da pignoli.
Mentre qui il problema è più grosso di una semplice "piega action", perchè sembra proprio un'altra serie a se stante, per quanto survival e MOLTO horror sia.
Appunto, 'azzo c'entra lo san solo loro.
Davvero la fanbase storica è stata disposta a passar sopra ad un cambiamento così radicale da quasi cancellare personaggi e quant'altro, per avere un gioco di -presunta- qualità tecnica?
Pare di sì.
Ma allora facevano così pena sia gli agenti STARS, che i vari Nemesis, Lickers, Hunk, Tofu, Wesker e gentaglia varia?
Ci hanno fatto videogiochi dal '96, film, libri e media di ogni tipo sul mondo originario di R.E. Perchè soppiantarli adesso in favore di questi illustri sconosciuti da cinemino del sabato sera con la fidanzata?
Questo ERA Resident Evil.

Si sa che questi nuovi protagonisti dell'ultimo minuto, ovvero il generico marito che va a cercare la moglie e bla bla, lasciano il tempo che trovano... 
E che nessuno li vorrà per un ottavo capitolo come fu per Leon, Jill, Chris Redfield e via dicendo, senza contare che pure di cattivi degni di nota, come era stato Wesker al tempo o il mitico Nemesisi, qui non ve n'è.

Quindi eccoci di fronte al classico giochetto che, pur appartenendo ad una serie storica (almeno per il nome), ammicca a diventare una nuova IP senza identità, di quelle sponsorizzate di brutto, una sorta di soft reboot.
Con però quei personaggi che si dimenticano dopo due mesi, dei quali ne facciamo volentieri a meno perchè tanto è roba "né carne né pesce".
Quel "7" messo lì così è un pugno nell'occhio. Se non si fosse chiamato Resident Evil e non avesse continuato la sua numerazione, niente c'era, sarebbe stato uno dei tanti survival horror in prima persona che passava inosservato, ma ahimè quel titolo noto rovina tutto (e gli da più cassa del normale).

In soldoni, quindi, a cosa serve una produzione del genere che sfrutta un nome noto?
A dare utilità la periferica Sony per la realtà virtuale?

Mi sa proprio di sì.

5 commenti:

  1. Ogni tua parola corrisponde ad un peto.

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  2. La casa non è solo una dimora dove vivere, ma è anche il nido di una vita, tra mille pensieri e mille paure.

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  3. Sospettoso silenzio oltre quella porta...
    Scricchiolii nel silenzio...
    La paura è quello che ci mantiene vivi...

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